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Suona Visibile la Parola e Giorni Perduti
Teatro Civico 14
21 - 22 ottobre





Primo dei finesettimana lunghi del Teatro Civico 14 di Caserta. Dopo i successi degli spettacoli di Toni Servillo e Licia Maglietta e Rosario Sparno, il prosieguo della stagione è affidato alla rassegna di poesia, promossa da Ortensia de Francesco e Eugenio Tescione, e alla compagnia Teatro di Legno.

Suona Visibile la Parola, è il titolo della rassegna che venerdì 21 ottobre, a partire dalle 20.30, apre il ciclo degli eventi di lettura pubblica di poesia italiana realizzati dal Civico 14 per il proprio pubblico. Torna nello spazio di vicolo Della Ratta la poesia civile dopo la felice esperienza dello scorso anno con Muore ignominiosamente la repubblica. “Ancora un percorso poetico che testimoni e certifichi il potere della parola, capace di affermare verità attraversando il tempo della storia – affermano i due ispiratori dell’evento - Leggerla ad alta voce è rendere attuata in maniera perentoria la potenza dell’essere in vita, la vita concreta che appare ora ignominiosamente umiliata da mercati astratti e astratti mondi, loro sì incapaci di rappresentare e governare la forza umana, la forza lavoro, la potenza della vita. Leggere ad alta voce la voce del mondo interno umano perché si avveri un’invocazione al Mondo, all’esteriorità perenne governata da superne leggi, affinché con la loro forza sia esso capace di tirarsi su afferrando se stesso”.

La piéce teatrale Giorni Perduti, invece, sarà in scena sabato 22 [ore 21.00] e domenica 23 [ore 19.00] ottobre. Monologo scritto da Luigi Imperato e interpretato da Silvana Pirone.

Una donna in una scena essenziale dove si intrecciano il nero delle pareti, il marrone del legno e il colore sbiadito dei cartoni. Colori che si intrecciano alle vicende che la protagonista ha vissuto e che racconta a tutti i presenti senza alcuna linearità. All’apparenza sembrerebbe una barbona, una folle che parla da sola. Basterà poco, però, per farle rendere conto della presenza del pubblico, passante occasionale nella sua strada, e a invogliarla a narrare le sue vicende.

“Giorni perduti è un monologo teatrale liberamente tratto da  un brevissimo racconto di Dino Buzzati – afferma Luigi Imperato - Una storia semplice che unisce realismo e narrazione onirica e affronta i temi complessi dell’ambizione,  dell’individualismo, del valore dell’umiltà e, più sottilmente, del valore dell’esistenza”.


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[UFFICIO STAMPA]
Alessandro Dorelli
 

2011-10-19
Fonte: COMUNICATO STAMPA

 
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