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Genitorialità e buona salute.
Queste le parole d’ordine dell’associazione Spazio Donna onlus
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Questo giovedì alle ore 19:00 presso il ristorante/bar Mallè a San Leucio in viale I Ottobre l’associazione Spazio Donna onlus presenterà, durante un convegno, i dati intermedi e il monitoraggio del progetto “Casa delle Donne – Centro Interculturale Educativo”. Interverranno la Presidente dell’associazione Spazio Donna onlus e responsabile delle attività della Casa Delle Donne-Centro Interculturale Educativo Vanda Natalina Covre e l’addetto stampa, Daniela De Chiara che presenterà i dati relativi all’andamento del progetto dalla sua nascita (Marzo 2010) ad oggi. Questo è un progetto di perequazione per la progettazione sociale, finanziato con i fondi del protocollo di intesa tra fondazioni bancarie e volontariato e portato avanti dall’associazione Spazio Donna onlus in partenariato con l’associazione Luna Piena di Caserta, l’associazione Priscilla di Napoli e il CSV.asso.vo.ce di Caserta. Un progetto interregionale arrivato al suo secondo anno di età. L’implementazione della Casa delle Donne e del Centro Interculturale educativo offre attualmente all’utenza, un luogo familiare e accogliente, dove la maternità è seguita da professionisti qualificati, ponendo grande attenzione ai bisogni, ai tempi e alla cultura di provenienza delle donne, proteggendo la nascita naturale e il parto fisiologico e il benessere dell’intero nucleo familiare. La sua realizzazione sta contribuendo alla crescita di una cultura fisiologica della maternità/paternità. Le coppie che partecipano al progetto attraverso le azioni previste, hanno beneficiato e beneficiano di servizi che non sono previsti sul territorio, migliorando il livello della loro consapevolezza attraverso la “de medicalizzazione” del percorso nascita, vivendo la gravidanza con maggiore serenità. Dall’inizio del progetto ad oggi hanno frequentato assiduamente il percorso nascita presso il nostro centro con il nostro personale 14 donne/coppie di queste 5 hanno effettuato travaglio e parto in acqua presso la Casa delle Donne, 2 hanno partorito presso il proprio domicilio sempre seguite dal nostro personale medico sanitario, 1 ha effettuato soltanto il travaglio alla Casa delle Donne e ha poi partorito in ospedale con il taglio cesareo per complicazioni, 1 ha fatto il travaglio in casa seguita sempre dal nostro staff con trasferimento in ospedale e parto spontaneo con scelta di dimissioni precoci e 3 hanno partorito spontaneamente in clinica o ospedale, mentre 2 utenti hanno scelto di partorire in ospedale dove ha avuto il taglio cesareo dopo il travaglio. Sei delle 14 donne seguite sono straniere mentre quattro sono le donne provenienti da altre regioni d’Italia. I corsi di educazione alla nascita si realizzano attraverso i corsi di acquaticità i corsi preparazione al parto, il massaggio neonatale, la danza del ventre, incontri di coppia, laboratori psicologici, il corso di macrobiotica . Per le visite e le consulenze ostetriche è stato implementato un laboratorio ostetrico; incontri dopo parto e di coppia con laboratori specifici. E’ stato inoltre attrezzato lo spazio nido per consentire alle mamme di partecipare ai vari laboratori con i propri bambini. Sono stati realizzati stage per operatori per accrescere la loro professionalità sul percorso nascita, e per utenti interessati al benessere personale. (Stage di DanzaMovimentoTerapia). Dopo il travaglio e il parto la coppia genitoriale con il neonato è ospitata nella Casa delle Donne per i successivi 3/5 giorni successivi alla nascita del bambino, in modo tale da monitorare continuamente madre e figlio. Questo è possibile anche per le coppie che scelgono di partorire in casa e richiedere l’assistenza a domicilio. << Sarebbe bello poter proseguire queste attività anche dopo la chiusura del progetto >> - spiega la Presidente dell’associazione Spazio Donna Vanda Natalina Covre- << si potrebbe stipulare una convenzione con l’ospedale e dare così alle donne la possibilità di scegliere liberamente come partorire, diminuendo così l’altissima percentuale di parti cesarei che purtroppo vengono effettuati in Campania e che, come denunciato dalla Dottoressa Triassi dell’Osservatorio Epidemiologico della Regione Campania, connotano la sanità campana come Mala Sanità >>. << E’ inoltre fondamentale >> - continua la dottoressa Covre - << informare i giovani, all’interno delle scuole, circa la professione saluto genetica, capace di produrre buona salute. Partendo dall’informazione si può arrivare a creare ei ragazzi una maggiore consapevolezza dell’evento gravidanza, nascita e genitorialità. Consapevolezza che la nascita non è un percorso medico ma un momento di crescita da figli a genitori >>. Durante il convegno sarà mostrato un video, girato e montato da un papà che è stato ospite, insieme alla sua compagna e al loro figlio appena nato, presso la Casa delle Donne, mentre a chiusura vi sarà una performance di danza movimento terapia.
Daniela De Chiara
addetto stampa Spazio Donna onlus
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2011-10-26
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Fonte:
COMUNICATO STAMPA
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