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Riprende il corso di teatro al centro studi “De Gasperi”
Le lezioni saranno tenute dal regista Isaia Fuschetti della Fita
CAPODRISE





Ultimi giorni utili, a Capodrise, per iscriversi al corso di recitazione, intitolato a "Totò, principe Antonio De Curtis", organizzato dalla compagnia teatrale "Personae" di Marcianise, in collaborazione con il centro studi "Alcide De Gasperi".  Il corso, di durata biennale, è aperto a tutti coloro che abbiamo compiuto almeno 8 anni di età. Le lezioni inizieranno il prossimo 6 dicembre e termineranno il 30 giugno 2013. Gli incontri saranno tenuti dal regista e attore Isaia Fuschetti e da altri operatori esperti di didattica teatrale. Al termine del laboratorio ogni allievo riceverà un diploma approvato dalla Fita (Federazione italiana teatro amatoriale). Sono già in corso, in via Matteotti, 23, delle riunioni organizzative, aperta a tutti gli interessati, propedeutiche all'inizio del corso. Quando al "De Gasperi" nacquero le aree tematiche, il consiglio direttivo ribadì l'attenzione del sodalizio al contesto sociale in cui opera per rendere il centro studi capace di captare, interpretare e, perché no, soddisfare i bisogni di una città che negli ultimi anni ha subito profonde mutazioni. Al “De Gasperi” quella promessa è stata presa sul serio e sta generando risultanti incoraggianti: si pensi, ad esempio, alla “Festa dell’Amicizia”, ormai divenuta l'evento estivo più importante della città, al laboratorio "Matematicamente" e alle tante iniziative di solidarietà. Il corso di teatro rappresenta un altro passo importante in questa direzione. «L'obiettivo mio e del "De Gasperi" - dichiara Fuschetti - è di strappare i giovani alla tv e alla “transumanza” tra un media e l’altro. Il laboratorio di recitazione, che è un’ottima cura all’indigestione da pixel, ci ha dimostrato ciò che il presidente Salvatore Liquori ed io pensavamo quando abbiamo attivato il corso: i ragazzi, se stimolati, si dimostrano interessati al teatro e ai contenuti culturali. Forse, se passano così tanto tempo davanti a un monitor, costruendosi un mondo virtuale, è colpa nostra - conclude Fuschetti - che non offriamo loro un’alternativa nella vita reale».


 

2011-12-01
Fonte: COMUNICATO STAMPA

 
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