Comitato “pro Università di Caserta”
Esimio Sig. Ministro Profumo,
con legge dell’8 Agosto del 1990 n. 245 dal titolo “Norme sul piano triennale di sviluppo dell’Università e per l’attuazione del piano quadriennale ‘867/90” all’art 7, comma due, furono istituiti << il politecnico di BARI, la facoltà di Magistero presso l’Università di Catania ed la seconda Università di Napoli>> e all’art 10 comma 1 si specificava che << E’ istituita nell’area metropolitana di Napoli la II Università>.
Successivamente si individuò tale insediamento nell'area Aversa-Caserta e con decreto dell'Aprile 1992 si stabiliva l’allocazione del RETTORATO nella nostra città Capoluogo, tanto al termine di una vertenza cittadina combattuta aspramente e con partecipazione inusitata e di massa della cittadinanza tutta – associazioni, sindacati, ordini professionali - sull’onda dei quotidiani appelli di Mons. Nogaro, un contributo, quest’ultimo, ad una mobilitazione che in questo appello che Le rivolgiamo sarebbe ingeneroso dimenticare, così come lo sarebbe il non ricordare i tanti cortei, i sit-in, le denunce televisive, gli aspri incontri ministeriali, la raccolta di 75 mila firme, le diffide, i coinvolgimenti prefettizi ed anche le azioni extragiudiziali.
Di contro, invece, è stata designata questa sede a NAPOLI in Via Santa Maria di Costantinopoli, cosi come specifica il sito dell'ateneo.
Una presenza, quest’ultima, negataci per ben lunghi 20 anni.
In questi giorni, però, appare sul sito della istituzione accademica la notizia dell'apertura di una nuova sede rettorile nella Reggia di Caserta, ironia della sorte nei locali già concordati nel '95 con delibera operativa dell'allora Giunta Bulzoni - che rendeva libere le stanze della Reggia dopo aver messo a disposizione ben tredici alloggi comunali, siti in Centurano per le famiglie degli ufficiali occupanti tali locali reali.
Non sentiamo, però, di registrare nessuna soddisfazione risultando, di fatto, tale sede – aperta tra l'altro quasi clandestinamente rimanendo la sede rettorile di Napoli il vero Rettorato, mentre - come deliberato dall'istituzione accademica in questione – quella casertana è delegata a mera casella postale, per << Organizzazione convegni e manifestazioni di interesse dell’Ateneo; Rassegna stampa testate giornalistiche di Caserta e provincia; Rilascio patrocinio per convegni e seminari; Gestione e protocollo posta e atti giudiziari >>, lasciando le vere prerogative alla sede di Napoli.(Allegato “A”)
Al di là del voler stigmatizzare questa ulteriore beffa perpetrata ai danni della nostra città Capoluogo, la presente per domandarLe un intervento riparatore atteso che la SUN resta l'unica Università degli Studi ad avere, così, due sede rettorili, questo con grandi aggravi di spesa.
Ci sia consentito, infine, di poterle sottolineare le altre due problematiche che la nostra Provincia aspetta da altrettanti anni di vedere risolte: il cambio del nome in Università di Caserta e il completamento del policlinico.
Noi speriamo solo che non passino altri vent’anni che segnerebbero la sconfitta definitiva per una città in ginocchio dopo il suo dissesto dichiarato. Risolvere questi due ultimi nodi la porterebbe a potersi rialzare.
Certi di ogni sua attenzione, in attesa di cortese riscontro, le inviamo deferenti saluti-
per il Comitato “”pro Università di Caserta”
- Pasquale Sarnelli -