Prima della proiezione collegamento
in diretta con il Festival di Roma
Martedì 12 novembre alle ore 18 e
alle 21 in via Borsellino a Caserta
Terzo appuntamento al Duel
Village di Caserta con il Cineforum del martedì. La rassegna organizzata in
collaborazione con l’associazione Caserta Film Lab. Questa settimana spazio al
regista argentino Benjamín Ávila, per raccontare la resistenza alla dittatura
vista con gli occhi di un bambino, in una storia sconvolgente che ha il valore
della testimonianza. Un piccolo gioiello "desaparecido" della
stagione cinematografica appena iniziata. Presentato a Cannes 2012 nella
sezione Quinzane de Realisateurs è stato da molti considerato l'autentica
rivelazione del festival, un film maturo, toccante e divertente. La proiezione
della pellicola sarà preceduta da un collegamento audio e video con il red
carpet del Festival internazionale del Cinema di Roma.
LA TRAMA
Infanzia clandestina Un film di Benjamín Ávila. Con Natalia Oreiro,
Ernesto Alterio, César Troncoso. Drammatico, durata 112 min. - Argentina 2012.
Juan ha dodici anni e ha condotto una parte della sua vita in esilio. Nel
1979 torna, con i genitori e la sorellina di un anno, nel suo paese,
l'Argentina. Il ragazzino è stato costretto a vivere lontano da casa per la
condizione di clandestinità dei genitori, guerriglieri peronisti
dell'organizzazione dei Montoneros, oppositori della dittatura militare di
Videla, che ha rovesciato con un golpe il governo Peron nel 1976. Il padre e la
madre di Juan sono adesso convinti che sia giunto il momento di alzare il tiro
e portare la resistenza nel cuore dell'Argentina. Il ritorno in patria è, però,
rischioso: sono latitanti ricercati dalle autorità e devono, quindi, vivere
nascosti, sotto falsa identità. Anche Juan ha un nuovo nome. Per i suoi
compagni di scuola e per la ragazzina di cui si innamorerà, si chiamerà
Ernesto, come il Che. È un'infanzia rubata quella raccontata dal regista
argentino Benjamín Ávila nel suo primo lungometraggio. Una condizione che ha il
preziosissimo valore della testimonianza. La sconvolgente storia del dodicenne
Juan si basa, infatti, su eventi realmente accaduti al regista da piccolo. Già
questo basterebbe a rendere Infanzia Clandestina un film necessario. Di opere
sull'eroismo della resistenza contro le dittature nel mondo ne abbiamo viste
tante, ma l'originalità di questo film sta nel diverso punto di vista, che ci
permette di osservare il microcosmo partigiano dall'interno, senza filtri, se
non quello di un bambino che partecipa alla resistenza scrutandola dal punto di
osservazione privilegiato della propria età. E così la mette a nudo, svelandone
in maniera impietosa le contraddizioni e le assurdità. Lo sguardo indagatore di
Juan, che è lo sguardo bambino del regista, non condanna ma neppure assolve.
Non ci suggerisce cosa è giusto o sbagliato, perché nelle guerre - clandestine
o ufficiali che siano - non può esserci giustizia. Nell'Argentina di fine anni
Settanta, da una parte ci sono interessi, dall'altra convinzioni. Eppure, anche
queste possono condurre sul terreno minato dell'insensatezza. Al valore di
tematiche così importanti si aggiungono meriti squisitamente cinematografici:
un cast sempre all'altezza del difficile compito, una sceneggiatura ben scritta
- che sa far ridere e piangere subito dopo, senza mai appesantire, anche nelle
situazioni più drammatiche - e una regia sicura, non invadente, ma capace di
soluzioni peculiari, come l'uso del disegno animato nelle sequenze più
violente, quelle che la mente di un bambino non può concepire, persino quando i
suoi occhi ne diventano testimoni innocenti.
IL FILM VERRA' PROIETTATO SOLO
MARTEDI 12 NOVEMBRE ALLE ORE 18 E ALLE ORE 21
Per informazioni e contatti
uff.stampaduel@libero.it
www.duelvillage.net